Selfie. Termine che non ha bisogno di
spiegazioni, ma per dovere giornalistico, per chi si fosse
“distratto”, ecco la definizione di Wikipedia.“Il selfie è una
forma di autoritratto fotografico realizzata principalmente
attraverso uno smartphone, puntando verso se stessi o verso uno
specchio l'apparecchio e scattando”. Devo ammettere che dopo una
prima fase di scetticismo snob, mi sono lasciata conquistare anche io
dalla voglia di fotografarmi! La vanità femminile va a nozze con
questo tipo di immagini. Con il selfie tutte possiamo avere il nostro
“quarto d'ora di notorietà”. Il selfie ha successo perchè è
democratico. E' per tutti. Ora si è “evoluto” e viene declinato
con nuovi termini. “Neo-neologismi” coniati ad hoc per il tipo di
scatto. Eh??? Mò ve lo spiego. L'appena trascorsa estate 2014 ha
visto spopolare il “bikinibridge”, un autoscatto che mostra il
ventre piatto e le gambe. Non mi dite che a bordo piscina o in
spiaggia non ne avete fatto neanche uno!? Poi ancora abbiamo il
“belfie”. B come lato. Lo scatto del fondo schiena, uno dei trend
più in voga da inizio anno. Segue il “delfie”. D come dog. Foto
con il cane. Attenzione: molti dei nostri amici a quattro a zampe
sembrano più fotogenici! Ma passiamo oltre e citiamo il “gelfie”.
Da gym, la foto che ci facciamo in palestra con tanto di addominale
teso. Occhio però all'ascella pezzata! Ha ricevuto consensi
l'halfie, letteralmente lo scatto a metà. Si riprende
solo il profilo migliore del viso. Chi non ha mai visto un
“nelfie”? Da nails, unghie. Viene immortalata la manicure appena
fatta. A furor di selfie addicted abbiamo il “telfie”. T come
toilette. La foto allo specchio del bagno, solitamente in hotel o
ristoranti di lusso (ricordate che la foto nel bagno di casa con le
piastrelle fiorate in vista non fa lo stesso effetto! Nemmeno quella
nel bagno del bar con l'aperitivo. Ma che ci fate lì con sto vinello
in mano???). A grande richiesta spicca il “tongue-out selfie”. La
foto con la lingua di fuori molto diffusa tra i giovanissimi. Meglio
astenersi over 40. Della serie la Marcuzzi può fare le boccacce
perchè è la Marcuzzi. Conclude la carrellata il nostro autoscatto
preferito: il “fashion selfie”. Foto scattate per mostrare il
proprio look solitamente davanti allo specchio della camera da letto.
Essendo ormai una tendenza mondiale, molti brand di moda hanno
utilizzano il fenomeno selfie per pubblicizzarsi e per coinvolgere i
loro potenziali acquirenti. Calvin Klein per la campagna underwear
primavera/estate 2014 ha invitato i suoi fans a scattarsi delle foto
con i capi del brand con il logo in vista. French Connection ha
lanciato un concorso interattivo di autoscatti con gli outfit della
griffe in cui verranno scelti i migliori in base ai più votati. Il
genio Karl Lagerfeld, direttore creativo di Chanel, ha ideato nel suo
nuovo store di Regent Street a Londra, il “selfie da camerino”.
All'interno delle cabine prova ha fatto incorporare negli specchi
degli ipad così da permettere alle clienti di “selfarsi” con
indosso l'abito appena provato. La foto potrà essere condivisa in
tempo reale su Twitter o Facebook per ottenerne un riscontro
immediato. La moda condivisa. Parola d'ordine: condividere. Secondo
voi erano più glamour le super top model degli anni novanta, belle,
statuarie, irraggiungibili o le nuove modelle che si fanno i selfie
allo specchio del camerino con le mollette tra i capelli e il make up
da completare?
Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti
Immagini della campagna pubblicitaria Calvin Klein
I camerini di Regents Street nello show room Chanel a Londra
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