Bellezza. Il fil rouge che ha legato le
serate sanremesi è stata appunto questa parola. Parola che racchiude
in sé tante accezioni e definizioni. Il monologo della Lucianina
nazionale lo ha sottolineato. Bellezza, in primis, per citare il film
di Sorrentino in lizza agli Oscar. In questo caso La Grande bellezza.
Ma secondo voi che cos'è il bello? E soprattutto questo 64mo
Festival é stato un esempio di bellezza oppure no? In questa rubrica
si tratta di bellezza intesa come stile, glamour ed eleganza.
Tralasciando i monaci, parliamo di abiti. Ci sono piaciuti i cantanti
ed i personaggi che hanno calpestato il palco dell'Ariston? I loro
look sono da promuovere o da bocciare? Partiamo da Fazio che
indossava abiti di Costume National. Con la sua fisicità ormai
filiforme, avrà dato un bel daffare alle sarte che avranno dovuto
riprendere tutti i pantaloni e tutte le giacche anche se erano già
della taglia maschile più small che ci fosse! E poi, caro Fabio,
abbandona una volta per tutte questi collettini stretti e queste
striscioline di cravatte! Passiamo alla conduttrice. Luciana
Littizzetto vestiva Gucci. Risultato ottimo. Dieci alla jumpsuite
(tuta pantalone) nera con revers in raso abbinata ad un paio di
sandali black con platform e fascette. Molto chic e direi il suo look
più azzeccato dell'edizione. Grande ritorno di Giusy Ferreri che non
perde il suo animo rock. Per lei acconciatura con haircut laterale
(rasatura sopra le orecchie) e abiti di Just Cavalli. Vista la sua
minuta statura, platform altissime, vertiginose, rigorosamente black.
Dalla corvina Giusy alla rossa Noemi che ci sorprende con outfit
particolari ed inaspettati. Per lei la rasatura nei capelli è da
entrambe le parti, la frangetta è corta, direi pure troppo, e fa
capolino tra le chiome che degradano nel biondo, il ciuffo rasta.
Che, ammettiamolo, sarebbe ora di tagliare! Gattinoni l'ha vestita
con abiti couture da gran soirée e devo dire che mi sono piaciuti,
ho apprezzato la naturalezza con cui li ha indossati e soprattutto
quando ha dichiarato: “ma se non li metto a Sanremo, quando li
metto abiti così?”. Brava Noemi! Voti favorevolmente unanimi al
bello e impossibile (già impegnato con la mitica Ambra Angiolini)
Francesco Renga. Il cantante dalle corde vocali di ferro ha messo
tutti d'accordo con i suoi abiti di Roberto Cavalli indossati in modo
alternativo, con t-shirt scollate e petto in vista, esibendo una
carnagione molto gipsy ed intrigante. Quanto ci piace Rengaaaa! Anche
se il mio preferito, resta Raphael Gualazzi. Elegante e discreto
dietro il suo pianoforte a coda, canta e ci incanta con uno swing
inconfondibile. Solo non ho capito cosa facesse il “moscone”
chitarrato che gli ronzava attorno, The Bloody Beetroots. Raphael con
il suo pezzo “liberi o no” si è meritato il secondo posto. Un
grande applauso per lo stile e per la canzone! E dagli applausi alla
standing ovation. Tutti in piedi per lei, il brutto anatroccolo che
si è trasformato in cigno, la cantante occhialuta di Sincerità ora
ci tocca il cuore con la sua “Controvento”. Stilosa ed elegante
nei suoi abiti di Jill Sander e pump firmate Casadei. Sobria con un
tweest vezzoso. E a chi ha visto la pancia della prima serata,
rispondo con una linguaccia e dico che quella pencil skirt glitterata
argento era semplicemente fantastica. E che io al posto di Arisa, mai
mi sarei tolta quelle strepitose scarpe off white con stiletto
dorato. La palma del vincitore però te la sei tenuta stretta! Brava
Arisa, te la sei meritata!
Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti
Dall'alto Luciana Littizzetto, Fabio Fazio
Sara Saglietti con Arisa, Giuliano Palma, Francesco Renga, Raphael Gualazzi
Location Sanremo 64ma edizione del Festival della Canzone Italiana
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