����������

giovedì 27 marzo 2014

COME VESTIRSI E IL RADIANT ORCHID

OK, IL COLORE E' GIUSTO!
Radiant Orchid. Per la primavera/estate 2014 Pantone ha scelto questo colore. Gli addetti ai lavori lo conoscono con il codice 18-3224 ma per noi è un mix di fucsia, viola e rosa. Pantone lo ha selezionato perché comunicherebbe fiducia, gioia, amore, benessere e incoraggerebbe la creatività e l'originalità. Bene, se è vero che funziona, io mi coloro tutto il guardaroba di Radiant Orchid! Des toutes facons, resta una nuance che sicuramente non passerà inosservata. Difficile che troverete qualcosa di questo colore nei vostri armadi o nei vostri cassetti. Quindi, pronte via, si esce alla ricerca dell'orchidea radiosa! Vi sentite già più gioiose, vero? Io no, ma questa è un'altra storia. Partiamo dai colori facili, il bianco e il nero. Sì al binomio, R.O. (Radiant Orchid) /bianco oppure R.O/nero. Una camicia bianca, la nostra intramontabile camicia bianca, sarà perfetta su di una gonna a ruota (rigorosamente a ruota, quest'anno vanno alla grandissima!) di questa tonalità “rosalillina”. Completiamo il look con un foulard floral print nei toni della gonna. In modalità classica, ve lo annoderete al collo, in modalità “chettimetti” ve lo arrotolerete al polso, molto cool! Proseguiamo con il nero. Chi non ha una jumpsuit black che non vede l'ora di essere indossata? Se ancora non l'avete, correte ad acquistarne una, per chi invece è lì davanti alla sua gruccia con sguardo interrogativo, consiglio di portarla con un micro bomber Radiant Orchid. Sì avete capito bene, bomber. Lasciate in stand-bye il trench e mettetevi il bomber! Ovviamente corretto e rivisitato, trasformato in capo femminile. Magari in pelle leggera e traforata nei toni del fucsia/rosa/lilla. Completate il look con scarpe altissime gold e chanel nera. Questo per la sera. Di giorno metterete la tuta-pantalone con sneackers colorate Radiant orchid e macro borsa “Sac de Jour” di Saint Laurent, che per la p.e. ne ha creata una proprio di questo colore. Passando dal bianco al nero, come non ricordare che il jeans sta bene con tutto? Quindi fate pure duettare i vostri capi in denim con magliette, blazer o scarpe di questa nuova nuance. Non sbaglierete! Però, care amiche, per essere regine del glamour, bisogna osare di più. Parola d'ordine “color block”. Color block è un altro termine “fashionese” per indicare l'abbinamento di colori in netto contrasto tra di loro ma che nell'insieme creano un effetto armonico. Facciamo degli esempi: il Radiant Orchid esprimerà tutto il suo carattere esotico se abbinato ad un verde intenso o ad un giallo acceso. L'ideale sarebbe indossare un abito che misceli queste tre tonalità. Con stampe optical oppure floreali. E poi si chiude il cerchio con scarpe e accessori dai toni neutri come beige, sabbia o caramello. Vi sentirete come sopra uno jacht a Portofino. Con il mal di mare! Ah, ah, ah! Battute a parte, la nostra carrellata nello sfavillante mondo del nuovo colore, prosegue con la coppia rosso/ radiant orchid. Queste due nuance insieme esprimono la quintessenza della femminilità donandovi una carica sensuale senza pari. Siate audaci indossando abiti in cui inserti in pizzo Radiant Orchid creeranno irresistibili giochi di vedo-non vedo. Senza esagerare, però. Il “non vedo” dovrà superare di gran lunga in quanto a stoffa, il “vedo”. Pena, sembrare Paris Hilton in discoteca! E che la vostra primavera sia un'orchidea radiosa! Radiosa come voi!

 Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti










Bag Sac de jour Saint Laurent
Shoes Brian Atwood, Roger Vivier, Kenzo
Lipstick Lime Crime Makeup
Pashmine The Fabric Shopper        

giovedì 6 marzo 2014

COME VESTIRSI AL FESTIVAL DI SANREMO 2014

IL FESTIVAL DELLA BELLEZZA?
Bellezza. Il fil rouge che ha legato le serate sanremesi è stata appunto questa parola. Parola che racchiude in sé tante accezioni e definizioni. Il monologo della Lucianina nazionale lo ha sottolineato. Bellezza, in primis, per citare il film di Sorrentino in lizza agli Oscar. In questo caso La Grande bellezza. Ma secondo voi che cos'è il bello? E soprattutto questo 64mo Festival é stato un esempio di bellezza oppure no? In questa rubrica si tratta di bellezza intesa come stile, glamour ed eleganza. Tralasciando i monaci, parliamo di abiti. Ci sono piaciuti i cantanti ed i personaggi che hanno calpestato il palco dell'Ariston? I loro look sono da promuovere o da bocciare? Partiamo da Fazio che indossava abiti di Costume National. Con la sua fisicità ormai filiforme, avrà dato un bel daffare alle sarte che avranno dovuto riprendere tutti i pantaloni e tutte le giacche anche se erano già della taglia maschile più small che ci fosse! E poi, caro Fabio, abbandona una volta per tutte questi collettini stretti e queste striscioline di cravatte! Passiamo alla conduttrice. Luciana Littizzetto vestiva Gucci. Risultato ottimo. Dieci alla jumpsuite (tuta pantalone) nera con revers in raso abbinata ad un paio di sandali black con platform e fascette. Molto chic e direi il suo look più azzeccato dell'edizione. Grande ritorno di Giusy Ferreri che non perde il suo animo rock. Per lei acconciatura con haircut laterale (rasatura sopra le orecchie) e abiti di Just Cavalli. Vista la sua minuta statura, platform altissime, vertiginose, rigorosamente black. Dalla corvina Giusy alla rossa Noemi che ci sorprende con outfit particolari ed inaspettati. Per lei la rasatura nei capelli è da entrambe le parti, la frangetta è corta, direi pure troppo, e fa capolino tra le chiome che degradano nel biondo, il ciuffo rasta. Che, ammettiamolo, sarebbe ora di tagliare! Gattinoni l'ha vestita con abiti couture da gran soirée e devo dire che mi sono piaciuti, ho apprezzato la naturalezza con cui li ha indossati e soprattutto quando ha dichiarato: “ma se non li metto a Sanremo, quando li metto abiti così?”. Brava Noemi! Voti favorevolmente unanimi al bello e impossibile (già impegnato con la mitica Ambra Angiolini) Francesco Renga. Il cantante dalle corde vocali di ferro ha messo tutti d'accordo con i suoi abiti di Roberto Cavalli indossati in modo alternativo, con t-shirt scollate e petto in vista, esibendo una carnagione molto gipsy ed intrigante. Quanto ci piace Rengaaaa! Anche se il mio preferito, resta Raphael Gualazzi. Elegante e discreto dietro il suo pianoforte a coda, canta e ci incanta con uno swing inconfondibile. Solo non ho capito cosa facesse il “moscone” chitarrato che gli ronzava attorno, The Bloody Beetroots. Raphael con il suo pezzo “liberi o no” si è meritato il secondo posto. Un grande applauso per lo stile e per la canzone! E dagli applausi alla standing ovation. Tutti in piedi per lei, il brutto anatroccolo che si è trasformato in cigno, la cantante occhialuta di Sincerità ora ci tocca il cuore con la sua “Controvento”. Stilosa ed elegante nei suoi abiti di Jill Sander e pump firmate Casadei. Sobria con un tweest vezzoso. E a chi ha visto la pancia della prima serata, rispondo con una linguaccia e dico che quella pencil skirt glitterata argento era semplicemente fantastica. E che io al posto di Arisa, mai mi sarei tolta quelle strepitose scarpe off white con stiletto dorato. La palma del vincitore però te la sei tenuta stretta! Brava Arisa, te la sei meritata!

Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti 










Dall'alto Luciana Littizzetto, Fabio Fazio
Sara Saglietti con Arisa, Giuliano Palma, Francesco Renga, Raphael Gualazzi
Location Sanremo 64ma edizione del Festival della Canzone Italiana