����������

martedì 30 settembre 2014

COME VESTIRSI E L'ABITO DI AMAL


People e Hello! sono i primi giornali ad uscire con la foto di Amal e George Clooney neo sposi. Eccoli radianti e innamorati sorridere all'obiettivo. E tah tah! Sorpresa! L'abito nuziale di Amal non è un Sarah Burton come annunciato ma un Oscar de la Renta bianco e romantico. Candido pizzo, spalle scoperte e un lungo velo di tulle sottolineano ed esaltano la sua bellezza. Mi aggiungo ai commenti dei più, che guardando questo outifit lo hanno definito la “quintessenza del romanticismo”.



Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti

lunedì 29 settembre 2014

COME VESTIRSI E LE NOZZE DELL'ANNO

IL SI' DELLO SCAPOLO D'ORO
27 settembre 2014. George Clooney e Amal Alamuddin hanno pronunciato il fatidico sì, o forse meglio dire yessss, nella serenissima Venezia. A parte le lacrime versate da tutte le donne che si sono viste impalmare il loro sex simbol preferito, parliamo di look. George e la sua neo sposa hanno sfoggiato abiti di grandi stilisti e si sono fatti ammirare per stile ed eleganza. Nonostante l'esclusiva degli scatti della cerimonia se la sia aggiudicata Vogue America qualche indiscrezione sui wedding outfit è trapelata. La sposa ha scelto un abito firmato Sarah Burton, la stilista inglese di Alexander McQueen. La stessa Burton aveva disegnato l'abito nuziale della principessa Kate Middleton. Un abito ispirato a quello che indossò  Grace Kelly per il suo sì. George Clooney invece sceglie nuovamente l'Italia e quindi uno stilista tricolore. Re Giorgio Armani ha disegnato per lui un completo nero con smoking e camicia bianca. Sobrio e raffinato.  Aspettiamo di vedere gli scatti delle nozze! Intanto complimenti ad entrambe per le scelte di stile sui look pre e post matrimoniali. L'abito con macro righe bianche e nere e spalline larghe di Dolce & Gabbana che l'avvocatessa libanese indossava al suo arrivo a Venezia ha già  fatto il giro del web. Chapeau anche per l'abito asimettrico con applicazioni floreali di Gianbattista Valli sfoggiato da Amal dopo il sì. Degni di nota anche gli outfit del signor Nespresso che dall'inizio di questa, chiamiamola, kermesse alla fine ha indossato completi giacca e pantalone grigi e neri con classe e signorilità. Pollice in sù e come sempre, in alto lo stile!

Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti








sabato 27 settembre 2014

COME VESTIRSI E CHE SCARPE MI METTO?

SCARPE, SCARPETTE, ZAINI E ZAINETTI!
Fin da bambine ci raccontano che Cenerentola deve tutta la sua fortuna ad una scarpetta. Date queste premesse noi femminucce non possiamo non essere delle shoes addicted! Stavolta la mia attenzione si è posata su un paio di anfibi, con cerniera posteriore e tacco largo. Sono di Lemarè. Una ditta 100% italiana. Made in Italy anche per i trochetti alla caviglia Ink. Grintosi e versatili. Io li ho indossati con una longuette stretch a vita alta per un look grunge. Perfetti anche con un pantalone. Magari skinny oppure regular fit risvoltato al fondo.Non potevo non indossare un paio di decoltè gold! Si fanno notare senza essere vistose completando qualunque outfit serale. La carrellata prosegue con i polacchini Audley. Design londinese e manifattura spagnola. Belli, vero? Gran finale con un inaspettato ritorno: lo zainetto. Questo è di Patrizia Pepe in pelle nera con arricciatura superiore e bretelle larghe. Decisamente glamour e di tendenza. Zainetto promosso a daily bag. Dopo anni di silenzio, gli zainetti tornano alla ribalta! 

Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti














Anfibi Lemarè
Boots Ink
Decoltè gold
Polacchini Audley
Zaino Patrizia Pepe

Store Carillon Cuneo 

sabato 20 settembre 2014

COME VESTIRSI IN UN SELFIE?

UN SELFIE AL GIORNO
Selfie. Termine che non ha bisogno di spiegazioni, ma per dovere giornalistico, per chi si fosse “distratto”, ecco la definizione di Wikipedia.“Il selfie è una forma di autoritratto fotografico realizzata principalmente attraverso uno smartphone, puntando verso se stessi o verso uno specchio l'apparecchio e scattando”. Devo ammettere che dopo una prima fase di scetticismo snob, mi sono lasciata conquistare anche io dalla voglia di fotografarmi! La vanità femminile va a nozze con questo tipo di immagini. Con il selfie tutte possiamo avere il nostro “quarto d'ora di notorietà”. Il selfie ha successo perchè è democratico. E' per tutti. Ora si è “evoluto” e viene declinato con nuovi termini. “Neo-neologismi” coniati ad hoc per il tipo di scatto. Eh??? Mò ve lo spiego. L'appena trascorsa estate 2014 ha visto spopolare il “bikinibridge”, un autoscatto che mostra il ventre piatto e le gambe. Non mi dite che a bordo piscina o in spiaggia non ne avete fatto neanche uno!? Poi ancora abbiamo il “belfie”. B come lato. Lo scatto del fondo schiena, uno dei trend più in voga da inizio anno. Segue il “delfie”. D come dog. Foto con il cane. Attenzione: molti dei nostri amici a quattro a zampe sembrano più fotogenici! Ma passiamo oltre e citiamo il “gelfie”. Da gym, la foto che ci facciamo in palestra con tanto di addominale teso. Occhio però all'ascella pezzata! Ha ricevuto consensi l'halfie, letteralmente lo scatto a metà. Si riprende solo il profilo migliore del viso. Chi non ha mai visto un “nelfie”? Da nails, unghie. Viene immortalata la manicure appena fatta. A furor di selfie addicted abbiamo il “telfie”. T come toilette. La foto allo specchio del bagno, solitamente in hotel o ristoranti di lusso (ricordate che la foto nel bagno di casa con le piastrelle fiorate in vista non fa lo stesso effetto! Nemmeno quella nel bagno del bar con l'aperitivo. Ma che ci fate lì con sto vinello in mano???). A grande richiesta spicca il “tongue-out selfie”. La foto con la lingua di fuori molto diffusa tra i giovanissimi. Meglio astenersi over 40. Della serie la Marcuzzi può fare le boccacce perchè è la Marcuzzi. Conclude la carrellata il nostro autoscatto preferito: il “fashion selfie”. Foto scattate per mostrare il proprio look solitamente davanti allo specchio della camera da letto. Essendo ormai una tendenza mondiale, molti brand di moda hanno utilizzano il fenomeno selfie per pubblicizzarsi e per coinvolgere i loro potenziali acquirenti. Calvin Klein per la campagna underwear primavera/estate 2014 ha invitato i suoi fans a scattarsi delle foto con i capi del brand con il logo in vista. French Connection ha lanciato un concorso interattivo di autoscatti con gli outfit della griffe in cui verranno scelti i migliori in base ai più votati. Il genio Karl Lagerfeld, direttore creativo di Chanel, ha ideato nel suo nuovo store di Regent Street a Londra, il “selfie da camerino”. All'interno delle cabine prova ha fatto incorporare negli specchi degli ipad così da permettere alle clienti di “selfarsi” con indosso l'abito appena provato. La foto potrà essere condivisa in tempo reale su Twitter o Facebook per ottenerne un riscontro immediato. La moda condivisa. Parola d'ordine: condividere. Secondo voi erano più glamour le super top model degli anni novanta, belle, statuarie, irraggiungibili o le nuove modelle che si fanno i selfie allo specchio del camerino con le mollette tra i capelli e il make up da completare? 

Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti 




Immagini della campagna pubblicitaria Calvin Klein
I camerini di Regents Street nello show room Chanel a Londra

sabato 13 settembre 2014

COME VESTIRSI E LE ICONE DI STILE

LA PENNA MONTBLANC
Meisterstuck. Capolavoro. Nel 1924 a seguito di un restyling dell'azienda tedesca Montblanc, le penne di fascia più alta vennero identificate con questo termine. Venne inoltre introdotta la marchiatura della cifra 4810 per indicare l'altezza del Monte Bianco (da cui l'azienda prende il nome). Da allora la qualità delle penne a sfera e stilo con la stellina bianca rappresentano un'iconica eleganza della scrittura. In resina nera e dettagli oro o argento sono da sempre il simbolo di stile e raffinatezza. Quest'anno per celebrare i 90 anni di produzione del “Capolavoro” l'azienda di Amburgo ha creato una limited edition chiamata “90 years”. Questa è la premessa. Ora lasciatemi dire che quella che comunemente chiamiamo “la montblanc” non è una penna qualsiasi. Scrivere accarezzando quella lucida resina corvina rende chic anche la lista della spesa sul foglietto. La penna Montblanc è un must irrinunciabile per chi ama essere à la page. Toujours!

Come vestirsi è a cura di Sara Saglietti








Dall'alto scatti alla mia Montblanc